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Ottimizzare la Gestione Finanziaria in Farmacia: Gli strumenti finanziari di breve periodo

Con l’articolo precedente abbiamo sottolineato la necessità di una gestione efficace dei rapporti con le banche. Per farlo siamo partiti analizzando il perché  l’accesso è diventato nel corso degli anni più complesso, ma soprattutto abbiamo analizzato la lettura di una Centrale Rischi.

In questo e nei prossimi articoli, esploreremo le strategie e le migliori pratiche per la gestione degli strumenti finanziari sia a breve che a lungo termine, che i titolari possono utilizzare nella gestione ordinaria della farmacia. Oggi affronteremo l’analisi di quelli a breve.

Il nostro obiettivo è fornire ai titolari di farmacia gli strumenti e le conoscenze necessarie per prendere decisioni finanziarie informate, che contribuiscono alla crescita e al successo a lungo termine del loro business. Segui il nostro corso dedicato all’argomento.

Gli strumenti di breve periodo supportano la farmacia nella gestione ordinaria e sono sottoposti ad una revisione annuale da parte della Banca. 

Il più utilizzato è l’apertura di credito in conto corrente, più comunemente chiamata scoperto di conto o fido di cassa, che in Centrale Rischi è indicato con la voce “rischi a revoca”. 

Con questo strumento la banca si impegna a tenere a disposizione del cliente una determinata somma di denaro per un certo periodo di tempo, utilizzata per effettuare pagamenti, bonifici, prelievi, la cui disponibilità originaria viene ripristinata con i versamenti periodici. 

Analizziamone le caratteristiche:

  1. E’ uno strumento che bisogna utilizzare per sopperire alle momentanee necessità di liquidità e non usato come un conto corrente ordinario e soprattutto, come spesso ci è capitato di affrontare, per finanziare degli acquisti in macchinari o attrezzature.
  2. Gli interessi sono calcolati in maniera posticipata generalmente con cadenza trimestrale e pagati nel mese di marzo dell’anno successivo. Quest’ultimo passaggio è importante in sede di pianificazione di cassa, in quanto può incidere in maniera importante sulla programmazione delle uscite per il mese di marzo.
  3. Si aggiungono poi altri costi:

– La commissione di istruttoria veloce (CIV), calcolata trimestralmente ad un tasso massimo dello 0,5% sul fido utilizzato. 

– la DIF, Disponibilità Immediata Fondi, che rappresenta la somma da pagare per la messa a disposizione delle somme da parte della banca a prescindere dal loro effettivo utilizzo. Anche questa viene calcolata ad un tasso massimo dello 0,5% su base trimestrale. 

Tutti questi costi sono controllabili nell’estratto conto periodico che la Banca invia in farmacia o desumibili dall’home banking dell’istituto di credito.

  1. Gli sconfini del fido, i cosiddetti extra fidi, dovuti a situazioni temporanee nelle quali ci sia bisogno di un ulteriore cifra extra rispetto al fido richiesto. Questa operazione va necessariamente autorizzata dalla banca, ed i tassi applicati sono generalmente molto maggiori rispetto alle normali condizioni del fido. Questa situazione è molto rischiosa e da indagare nel caso diventi una prassi consolidata in quanto sarà per la banca un segnale di evidente difficoltà e nel caso ove la stessa ritenga ci siano pericoli di insolvenza, può chiedere il rientro delle somme.

Altro strumento è il factoring o l’anticipo delle notule Asl che in centrale rischi di Banca d’Italia sono indicati sotto la voce “rischi autoliquidanti”. 

Con il contratto di factoring la cedente farmacia, passa tutti i crediti ad una società di factoring, detta cessionaria, le DCR a fronte di un’anticipazione di parte o tutto l’importo.

La cessione può avvenire pro soluto, con la quale il factor si accolla il rischio di insolvenza da parte dell’Asl, oppure pro solvendo lasciando il rischio di mancato pagamento da parte dell’Asl alla farmacia

Nel momento dell’anticipo, il titolare dovrà  battere uno scontrino a credito o meglio in sospensione di IVA e solo al momento del pagamento da parte dell’asl, dovrà battere regolare scontrino, che identifica il momento nel quale viene calcolata la relativa iva a debito. 

Gli anticipi sono concessi fino alla concorrenza di un importo definito castelletto o plafond, gli ulteriori anticipi avverranno  solo all’incasso dei crediti precedentemente anticipati.

Anche questo strumento ha i suoi costi: 

  • Gli interessi vengono liquidati in maniera trimestrale al tasso di riferimento Euribor al quale si applica il famoso  spread che identifica il ricavo della banca sull’operazione.
  • Si aggiungono poi dei costi accessori come le spese di liquidazione e le spese di istruttoria.

Infine, anche se non è ascrivibile tra gli strumenti messi a disposizione delle banche, ma che è importante in sede di pianificazione delle entrate e delle uscite correnti, abbiamo la dilazione di pagamento concessa dai fornitori. In particolare è utile considerare in sede di contrattazione delle condizioni con i fornitori, il costo, in termini di interessi ed il relativo impatto sul costo delle forniture. 

Sia che tu sia un titolare di farmacia navigato o uno che sta iniziando la propria attività, la gestione finanziaria è un aspetto che non può essere trascurato. Speriamo che questo articolo ti abbia fornito una guida utile per aiutarti a ottimizzare la gestione finanziaria, migliorando al contempo il tuo rapporto con la tua banca di riferimento.

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